La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 5523/2018, ha affermato che il licenziamento del dipendente per giusta causa, fondato sui messaggi contenuti nella sua posta elettronica aziendale, non può essere considerato legittimo, poiché non vi è certezza che tali messaggi siano riferibili all’autore apparente. Solamente la Pec o la firma digitale potrebbero essere considerate una prova ai fini del licenziamento.
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