Assetti organizzativi delle società per prevenire la crisi d’impresa

Sebbene molte delle novità previste dal Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza entreranno in vigore 18 mesi dopo la pubblicazione della norma in Gazzetta Ufficiale, alcune sono già operative.
Tra queste si segnala la revisione del proprio apparato organizzativo. Infatti, l’art. 375 del Codice della crisi ha previsto che l’imprenditore, che opera in forma societaria o collettiva, dovrà istituire un assetto organizzativo, amministrativo e contabile adeguato alla natura e alle dimensioni dell’impresa, anche in funzione della rilevazione tempestiva della crisi d’impresa e della perdita della continuità aziendale. Allo stesso modo, l’art. 377 impone l’adozione di assetti organizzativi societari idonei a tutte le società di persone, capitali e cooperative.
Di conseguenza, gli amministratori avranno maggiori responsabilità per la valutazione dell’adeguatezza dell’assetto adottato, della sussistenza dell’equilibro economico e finanziario e per l’individuazione del prevedibile andamento della gestione e degli eventuali indizi di una crisi.

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