Decreto Crescita

Si sintetizzano alcuni dei principali aspetti del D.L. 30.04.2019, n. 34 (Decreto Crescita), pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 100 del 30.04.2019, in vigore dal 1.05.2019.
• Ripristinato il super ammortamento al 130% per acquistati effettuati dal 1.04 al 31.12.2019, con limite a 2,5 milioni. Agevolati anche i beni consegnati entro il 30.06.2020, se non oltre il 31.12.2019 è versato un acconto di almeno il 20%.
• Cancellata la mini-Ires introdotta con la legge di Bilancio 2019, sostituita da una riduzione progressiva dal 24% al 20,5% nel 2022 per chi reinveste gli utili in azienda.
• Aumenta la deducibilità dall’Ires e dall’Irpef dell’Imu pagata sugli immobili di imprese, artigiani e commercianti. Nel 2019 la deducibilità passerà dal 40% al 50%, per salire nei 2 anni successivi al 60% e attestarsi a regime, dal 2022, al 70%.
• Finanziamento, con 1,5 milioni annui, dei consorzi nazionali che operano all’estero, con un credito d’imposta del 50%, fino a 30.000 euro, per le spese sostenute per la tutela legale dei prodotti colpiti dal fenomeno “italian sounding”.
• Approvato il registro dei marchi storici in chiave “anti delocalizzazione”; tuttavia, l’iscrizione potrà essere solo volontaria e non d’ufficio da parte ministeriale.
• Previste agevolazioni per progetti di ricerca e sviluppo nel settore dell’economia circolare, con spese e costi ammissibili tra 500.000 e 2.000.000 di euro, e per progetti di trasformazione digitale connessi alle tecnologie 4.0 nel settore manifatturiero destinati a medie e grandi imprese.
• Introdotto il “voucher inventori” per le start up impegnate nel trasferimento tecnologico che acquistano servizi di consulenza relativa alla stesura della domanda di brevetto.
• Per i soggetti che trasferiscono la residenza in Italia è prevista un’ulteriore riduzione dell’imponibile fiscale dal 50% al 70%. L’attività lavorativa non è più necessariamente in posizione direttiva o di elevata qualificazione o specializzazione. I benefici sono estesi anche alle persone fisiche.
• Estesa da 4 a 6 anni la possibilità di godere dell’agevolazione – non concorrenza alla formazione del reddito pari al 90% degli emolumenti percepiti dai docenti e dai ricercatori – che diventano 8 in presenza di un figlio minore e dell’acquisto di un immobile residenziale

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