Regime dei minimi e prosecuzione della stessa attività svolta in precedenza

L’Agenzia delle Entrate ha inviato avvisi di accertamento ai contribuenti che hanno beneficiato del regime “dei minimi” (per l’avvio di nuove attività da parte di persone fisiche) nei casi di prosecuzione della stessa attività svolta in precedenza.
Se dall’esame dei dati disponibili in anagrafe tributaria emerge che il contribuente che ha aperto la partita Iva dopo il 31.12.2007, negli anni precedenti era già titolare di una partita Iva per l’esercizio della stessa attività, l’ufficio procede direttamente con l’emissione di un avviso di accertamento contestando la mera prosecuzione con altra attività precedentemente svolta e, quindi, la carenza dei requisiti normativamente richiesti per beneficiare del regime agevolato.
Vengono, quindi, assoggettati a tassazione ordinaria e non solo ai fini Irpef, ma anche ai fini Irap e Iva, per ciascun anno, i redditi dichiarati nel quadro LM delle relative dichiarazioni (modello Unico PF) e comminando le relative sanzioni.
Per difendersi i contribuenti possono dimostrare che si tratta di un’attività diversa rispetto a quella nuova sotto il profilo sia formale che sostanziale, trattandosi, ad esempio, di attività svolte in luoghi diversi, nei confronti di clienti diversi con mezzi e strumenti diversi. E’ possibile richiedere l’avvio di un accertamento con adesione o impugnare l’atto.

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