I controlli effettuati da civili o militari nella sede del contribuente non potrebbero superare i 30 giorni lavorativi, prorogabili per ulteriori 30 in casi di complessità. Scenderebbero a 15 per il controllo su imprese in contabilità semplificata o su professionisti. In ipotesi di permanenza superiore, tuttavia, il controllo è comunque legittimo.
Durante l’ispezione, i verificatori possono copiare e accedere al contenuto di computer senza nessun tipo di
autorizzazione, poiché sono beni aziendali e liberamente accessibili. Se il contribuente si rifiuta di aprire borse, casseforti, mobili, ripostigli o e-mail, è necessaria l’autorizzazione della Procura.
Alle domande poste dai verificatori fiscali il contribuente può legittimamente rispondere nei termini previsti dalla legge, ossia entro di 15 giorni.
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