Le modifiche introdotte nel corso del 2017, e prossimamente dal disegno di legge di Bilancio 2018, mettono i contribuenti nella condizione di dover ricalcolare gli acconti di Irpef, Ires e Irap in modo previsionale. Tale metodo comporta la simulazione del risultato fiscale di periodo e sulle imposte stimate su tale reddito per determinare l’acconto. Tra le novità da considerare in fase di calcolo del secondo acconto: si segnalano le seguenti:
- agevolazioni per investimenti in tecnologia “4.0” con deduzione del 250%;
- riduzione dell’aliquota Ires dal 27,5% al 24%;
- trasformazione in costo dal 1.01.2017 di tutto il carico delle rimanenze finali al 31.12.2016 per le piccole imprese;
- ridimensionamento del rendimento nozionale Ace nel 2017 dal 4,75% al 1,6%;
- il rinvio dell’entrata in vigore dell’Iri al 2018.
In caso di errore di previsione si può successivamente procedere con la regolarizzazione spontanea dell’omesso o dell’insufficiente versamento. Tale regolarizzazione non potrà essere rateizzata, ma è possibile ravvedere solo una frazione dell’acconto con interessi e sanzioni proporzionali. In sintesi è possibile pagare le sanzioni al 30% dell’importo non versato – o versato in ritardo – riducibile al 15% se pagato entro 90 giorni o a 1/15 per ogni giorno di ritardo se pagato entro 15 giorni.