Controlli sulle Sim aziendali

Il Garante per la privacy ha ritenuto legittimo un sistema per il controllo dei consumi telefonici aziendali.
La multinazionale che ha sottoposto il progetto al vaglio dell’Autorità dovrà, però, attenersi a precise
misure a tutela della riservatezza dei lavoratori [doc. web n. 7554790].
Allo scopo esclusivo di ridurre i costi aziendali e valutare l’adeguatezza del contratto sottoscritto con il
fornitore dei servizi telefonici, le società del gruppo potranno trattare, per effetto del bilanciamento di
interessi riconosciuto dal Garante, alcune informazioni desunte dalla fatturazione bimestrale relative
alle chiamate in uscita dei dipendenti assegnatari di una o più Sim aziendali. In particolare, in
conformità alla disciplina in materia di protezione di dati personali, il Garante ha prescritto che le
informazioni sul traffico telefonico siano trattate solo se necessarie, pertinenti e non eccedenti, o
comunque se, in base alle condizioni contrattuali applicabili dal provider, comportino dei costi (ipotesi
che non ricorre per le chiamate in entrata in roaming senza specifici addebiti e in caso di tariffe flat).
Sui numeri delle chiamate in uscita e, nei casi consentiti, di quelle in entrata, sarà operato il
mascheramento delle ultime quattro cifre. L’azienda specializzata che effettuerà l’elaborazione di dati
sarà designata quale responsabile del trattamento e dovrà restituire i risultati dell’analisi dei consumi a
ciascuna società del gruppo solo per il personale di propria appartenenza.

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