Fattura semplificata fino a 400euro

Con il DM 10.5.2019, il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha disposto l’innalzamento da 100,00 a 400,00 euro della soglia per l’emissione della fattura semplificata. Il decreto è entrato in vigore il 24.5.2019, data della pubblicazione sulla G.U. 24.5.2019 n. 120.
A decorrere da tale data, il documento alternativo a quello “ordinario” può essere quindi emesso anche per un ammontare complessivo non superiore a 400 euro.
Come osservato nella relazione illustrativa del decreto, la predetta novità: i) è stata prevista per consentire ai soggetti passivi di scegliere di utilizzare la fattura semplificata emessa in formato XML “in luogo dello scontrino elettronico”; ii) non comporta pregiudizio all’attività di verifica che risulta potenziata dall’introduzione dell’obbligo generalizzato di fatturazione elettronica; iii) non modifica le restanti disposizioni dell’art. 21-bis del DPR 633/72 (es. il divieto di utilizzo della fattura semplificata in relazione alle cessioni intracomunitarie e alle operazioni non soggette ad IVA per carenza del requisito della territorialità di cui all’art. 21 co. 6-bis lett. a) del DPR 633/72). Come osservato in dottrina, l’ampliamento delle ipotesi di utilizzo della fattura semplificata assume particolare rilievo per i soggetti IVA che effettuano operazioni al dettaglio ai sensi dell’art. 22 del DPR 633/72, e che dovranno adempiere alla memorizzazione elettronica e alla trasmissione telematica dei corrispettivi giornalieri ai sensi dell’art. 2 co. 1 del DLgs. 127/2015. Tali soggetti potrebbero, infatti, scegliere di documentare mediante fattura semplificata un maggior numero di operazioni, risultando così esonerati, per le operazioni medesime, dai nuovi adempimenti di memorizzazione e trasmissione telematica (cfr. risposta interpello Agenzia delle Entrate 21.5.2019 n. 149).

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