Dedicata ai nostri Clienti e ai loro “Colleghi”

– § – DEDICATA AI NOSTRI CLIENTI E AI LORO “COLLEGHI” – § – 

Il testo (riadattato per il nostro Studio) di una lettera aperta redatta da un iscritto DCEC e resa pubblica su iniziativa dell’Ordine dei DCEC di Ascoli Piceno

Agosto 2020

Caro imprenditore, industriale, artigiano, commerciante, lavoratore autonomo, e poi si, si, scriviamo anche a Te lavoratore dipendente e pensionato, perché anche Tu hai avuto ed hai bisogno di noi, siamo il Tuo Studio professionale di fiducia, siamo il Tuo Commercialista e il Tuo Consulente del Lavoro, siamo quelli che:

  • non si sono mai fermati nel triste periodo di questa grave pandemia;
  • hanno ricevuto le domande più impossibili agli orari più improbabili;
  • hanno interpretato normative contraddittorie, torrenziali e d’urgenza;
  • hanno letto centinaia di pagine di decreti e circolari contenenti informazioni spesso incomprensibili e con elaborazioni testuali mai viste prima (nei nostri ormai lunghi 35 anni di presenza nel settore);
  • hanno affrontato il lockdown che aveva immobilizzato le città e che poneva i dipendenti privati in cassa integrazione e quelli pubblici (in gran parte) in smart working, come in una trincea perché definiti “servizio essenziale”;
  • Ti siamo stati vicino nei tanti momenti difficili di quest’ultimo interminabile periodo, lo stesso che ha garantito il fondamentale ed imprescindibile supporto all’economia del Paese;
  • con amorevole cura, magari anche con il sorriso, Ti hanno sottaciuto le difficoltà di una funesta e impetuosa legislazione, Ti hanno celato l’incuria italica soverchiata dalla burocrazia asfissiante, si sono sobbarcati un improbo lavoro per Tuo conto rispettando termini e scadenze;
  • hanno sempre accompagnato la Tua crescita, la Tua evoluzione, sono rimasti sempre al Tuo fianco soprattutto nei momenti difficili (oggi come non mai!), in quelli delle scelte importanti, quando spesso tutti gli altri Ti avevano lasciato solo;
  • sono stati per Te un importante riferimento per confidare ansie, affanni, turbamenti, pensieri, per chiedere conforto e confronto anche in compiti non strettamente professionali;
  • studiano la notte per rispondere la mattina a quella che a Te sembra una “banale domanda“;
  • mentre tutti festeggiano, la Pasqua, ma, soprattutto, il Natale ed il Capodanno, sono costretti, obbligati a decifrare il solito super decreto di fine anno per essere prontissimi il primo di gennaio sulle novità di legge;
  • hanno trascurato sovente affetti, figli, familiari, svaghi e divertimenti, per portare a termine il compito che gli avevi affidato o far fronte ad una Tua scadenza incombente;
  • Ti portano alla riflessione, Ti ribattono e Ti assistono sempre con riservatezza, equilibrio, professionalità, caricandosi di responsabilità che spesso non gli appartengono;
  • Ti ricordano, incoraggiano, consigliano, propongono e Ti riprendono anche (talvolta!) come un famigliare stretto;
  • pensano e, non raramente, si illudono di instaurare anche un rapporto di amicizia, sempre nel totale e immenso rispetto professionale e dei ruoli, il tutto a consolidare la fiducia basata su etica e deontologia;
  • sono disponibili a lasciare anche tempi congrui per pagamenti delle proprie competenze a Tuo carico e sempre dopo averle prima eseguite, perché, lo sappiamo, magari, il Cliente “sta vivendo un piccolo periodo di difficoltà” e con questo il rischio di “sparire”, di sentirsi dire che “cambio Studio” può capitare anche con un motivo assolutamente inventato in quanto “il debito è cresciuto, meglio cambiare“;
  • dopo aver avuto un adeguato corso di studi, hanno scelto di non utilizzare scorciatoie e finire in un limbo definito “abusivismo” e si sono iscritti ad un Ordine Professionale riconosciuto dalla Costituzione e posto sotto la vigilanza del Ministero di Giustizia e del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, proprio per concludere un percorso professionale e non posizionarsi in “diversi contesti”;
  • fanno continui corsi di aggiornamento obbligatori, hanno un’assicurazione per i rischi professionali imposta dalla normativa, devono rispettare un ferreo codice deontologico e, se sbagliano, sono puniti oltre che dalla legge anche dall’Ordine di appartenenza!

…ora siamo stanchi e preoccupati perché

  • negli ultimi anni noi (così come altri circa 120mila iscritti DCEC e circa 25mila iscritti CDL, ognuno a proprie spese) hanno permesso, per senso del dovere, alla Pubblica Amministrazione di mettere in atto una lunga e silenziosa riforma epocale a costi zero per lo Stato. Valga, per tutti, l’esempio degli invii telematici degli atti e dei documenti, delle dichiarazioni dei redditi, del pagamento delle imposte, della fattura elettronica, dell’applicazione delle norme del cd “antiriciclaggio”;
  • lavoriamo, di fatto, per lo Stato senza esserne retribuiti, ci sentiamo tanto frustrati nel governare la complessità dei tempi, delle tecnologie, non facciamo più il nostro lavoro, rincorriamo le Vostre scadenze sempre più complesse, la maggior parte dei professionisti sono allo stremo delle forze, spesso in difficoltà finanziaria, trascinando nel precipizio i Collaboratori di sempre;
  • questo Stato ci incolpa di ogni nefandezza che esso stesso causa e ha causato anche in passato legiferando e normando in modo assurdo, ben consapevole che le Categorie tutte, hanno la responsabilità di circa l’80% degli introiti erariali della nazione;
  • siamo il baluardo della legalità, abbiamo un alto senso dell’etica, pur venendoci attribuito, a volte, il ruolo dei “fiancheggiatori” dei furbetti, degli evasori, con accuse ignominiose di essere persino il ponte tra le aziende e gli usurai, ma anche  di “birbanti” che hanno agevolato il contributo di 600 euro a ignari parlamentari di “specchiata” moralità (loro);
  • siamo gli agnelli sacrificali di una nazione confusa, complicata, con apparati vetusti, il cui rapporto tra Cittadino e Stato è improntato sulla totale diffidenza reciproca, d’altronde le norme e la loro applicazione, seguono logiche nevrotiche e persecutorie, basate sul presupposto che chiunque possa essere un potenziale criminale o un probabile furbetto. La norma dunque in funzione della patologia, invece che della fisiologia. Risultato: i furbi sguazzano ugualmente (perché la repressione dei comportamenti illegali dipende dall’efficacia dell’apparato sanzionatorio e non dal testo della norma!), la cittadinanza, le imprese e l’economia soffocano di burocrazia persecutoria e ostile. Lo Stato diventa sempre più odioso, alimentando l’illegalità lì dove già c’era e diventandone il fautore lì dove ancora non c’era;
  • Vi e Ti hanno messo contro invocando “la casta”, additando i professionisti come dei privilegiati, ma senza dettagliare che la maggior parte dei professionisti sono, da sempre, parte di quel ceto medio che include moltissimi altri dipendenti, tipologie di lavoratori, ecc.;
  • ci troviamo spesso in bilico, equilibristi circensi, tra lo Stato, che scarica su di noi e sui nostri ammirevoli Collaboratori, lavoro e responsabilità ed il contribuente che, sovente, ci confonde con gli agenti della riscossione;
  • devono prendere atto che è definito “commercialista” o “consulente del lavoro” anche “l’abusivo” della professione o il semplice impiegato di una associazione di categoria dei commercianti o degli artigiani, cioè, un qualsiasi non iscritto ad alcun Ordine Professionale riconosciuto dalla Costituzione che si occupi, anche come “dopolavorista” di fisco, contabilità e settori affini;
  • mai veniamo considerati in senso propositivo dalle istituzioni, spesso inascoltati nonostante abbiamo sempre dimostrato di far parte di due Categorie affidabili, che non vivono di proteste;
  • vorremmo essere utili al Tuo, al Vostro e al nostro Paese, che amiamo e vediamo sgretolarsi, perché desideriamo mettere al servizio della comunità le nostre qualificate competenze;
  • sentiamo di poter spendere la nostra formazione multidisciplinare in molti ambiti, oltre che in quello fiscale e contabile, per favorire la crescita delle imprese e della collettività;
  • come tutti avremmo diritto ad un piccolo periodo di riposo, soprattutto per la nostra famiglia, perché, forse, più di molti altri, ne avremmo bisogno: per gli sforzi profusi negli ultimi periodi, per lo studio e la decodifica dei troppi e fatti male decreti, per lo sforzo di armonizzarli l’un con l’altro, per il senso di vicinanza e sicurezza offerto ai Clienti in quello che, probabilmente, è uno dei periodi storici più difficili dall’ultimo dopoguerra;
  • non riusciamo più a garantire un futuro professionale ed economico anche ai nostri insostituibili Collaboratori, anche loro stanchi, avviliti, prostrati, spesso demotivati, spesso usati anche come sostituti di segreterie amministrative aziendali, spesso neanche trattati educatamente;
  • nessun “grazie” è giunto dalle istituzioni, nessun “grazie” per aver sostituito, supportato, integrato e sopperito alle inefficienze della macchina statale, nessun “grazie” per aver evitato il blocco della nazione;
  • in questo clima nefasto, la legittima, motivata e ragionevole proroga degli adempimenti e delle scadenze è stata bocciata ed anzi, come uno spregio alla dignità dei lavoratori professionisti, è stato “bollinato”, alle 23 di una notte di mezza estate, il “Decreto Agosto”: 260 pagine che, come sempre, sono da studiare, interpretare, applicare e comunicare a Te che sei il nostro cliente;
  • siamo angustiati dal fatto che, per la prima volta, abbiamo rischiato altamente di non riuscire a garantire la scadenza degli adempimenti fiscali previsti in Agosto, ma abbiamo gettato il cuore oltre l’ostacolo e ci siamo impegnati a farlo, riuscendoci, magari non perfettamente e non nei consueti tempi, ma ce l’abbiamo fatta, scusandoci anche e ringraziandoTi comunque per la Tua pazienza e per il Tuo supporto;
  • ci sono notizie di professionisti finiti in ospedale in questi periodi e anche in anni precedenti a causa di eccesso di stress, mai così forte come quest’anno (e non stiamo scherzando o inventando);

Ecco, vorremmo di fronte a noi e a Te l’artefice di tutto questo, vorremmo con lui un sano confronto pubblico, vorremmo presentarlo a Te, a Voi e alla nostra famiglia, ai nostri figli, alla parentela dei Collaboratori.

E’ inaccettabile la politica che non ascolta. E’ indecente una politica autoreferenziale e non autorevole, appannaggio di personaggi saccenti, boriosi, scostanti, impreparati, superficiali, dediti solo alla politica-spettacolo e all’imbonimento, che operano non all’interesse collettivo, personaggi  che purtroppo stanno tracciando la rotta verso il naufragio normativo di questa nazione, delle più importanti norme che reggono uno Stato, quelle economiche, quelle fiscali, quelle che sono necessarie a tutta l’impalcatura del bilancio statale e dello sviluppo economico, quindi, ricchezza, lavoro e welfare..

A SETTEMBRE LA CATEGORIA DEI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI HA DICHIARATO LO SCIOPERO GENERALE CONTRO QUESTA SITUAZIONE INSOSTENIBILE E I CONSULENTI DEL LAVORO HANNO GIA’ SVOLTO UNA MANIFESTAZIONE DI PROTESTA IN LUGLIO.

PENSIAMO, CON SINCERITA’, CHE QUESTO SIA LO SCIOPERO CHE RIGUARDA NOI PROFESSIONISTI, MA INTERESSA ANCHE E SOPRATTUTTO TE, PERCHE’ TU, COME NOI, SEI PARTE DI QUESTO MACCHINOSO SISTEMA E NE STAI PAGANDO, COMUNQUE, LE CONSEGUENZE!

CON CORAGGIO E FERMEZZA, SEMPRE AL TUO FIANCO NELLE SFIDE PIU’ DIFFICILI.

UTILI AL PAESE, UTILI AGLI IMPRENDITORI E AI LAVORATORI, UTILI AI CONTRIBUENTI, UTILI AI CITTADINI, LA NOSTRA VERA ESSENZA!

GRAZIE DELL’ATTENZONE

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